Ballo spontaneo, laboratori video-fotografici e di gestione della voce come strumenti espressivo-comunicativo, sono le attività del progetto motoriaMENTEcreativa targato Comunità del Melograno che si pone il triplice obiettivo di contrastare il declino cognitivo e favorire l’inclusione di persone adulte con disabilità intellettive ed al contempo sensibilizzare la comunità ai temi della disabilità.
Qualità della vita, benessere e inclusione
Traendo spunto da autorevoli studi che riconoscono le attività creative tra le più efficaci in quanto capaci di creare stimoli a livello cerebrale, il progetto, realizzato con il sostegno principale della Fondazione Friuli, intende lavorare sull’incremento della qualità della vita in termini di autonomia, autodeterminazione, soddisfazione personale, benessere emozionale, fisico e psicologico. In questo modo l’individuo, godendo delle capacità necessarie per il suo benessere globale, tra cui l’accettazione di sé, è capace di raggiungere un livello di partecipazione attiva nei processi di inclusione e socializzazione.
Volontari, associazioni e comunità co-protagonisti del progetto
Ballo spontaneo, fotografia, video e voce, canali privilegiati attraverso cui raccontarsi e riconoscersi anche nelle imperfezioni, ma anche per capire l’altro e per raccontare la realtà circostante. Gli ospiti della Casa Famiglia che il Melograno gestisce a Lovaria, saranno accompagnati da professioni esterni e dall’equipé educativa in un percorso creativo da condividere e, per quanto possibile alla luce delle restrizioni attuali, costruire con la comunità in collaborazione con le associazioni Oltre lo Sport e Insieme si Può. Il progetto infatti intende anche contribuire all”educazione” della popolazione “normodotata” attraverso percorsi di avvicinamento e di presa di conoscenza della disabilità.
Un tassello del percorso intrapreso nel 1996
“Il progetto costituisce un ulteriore importante tassello del percorso che abbiamo intrapreso nel 1996 e che, soprattutto in un periodo di criticità come quello che stiamo vivendo, ci permette di continuare ad offrire ai ragazzi la possibilità di esprimere la propria individualità ed al contempo di stare vicino alle famiglie“, ricorda Giorgio Dannisi, Presidente dell’associazione che, anche nel periodo dell’emergenza, ha proseguito l’attività a distanza con il motto #ilmelogranononsiferma.
I percorsi del progetto saranno oggetto di una attività di comunicazione verso l’esterno e sul territorio, non solo con l’obiettivo di diffonderne i risultati raggiunti, ma anche con l’ottica di rendere protagonisti della comunicazione stessa le persone con disabilità coinvolte: fotografie, video, interviste vedranno loro come oggetto e soggetto narrante, le loro creazioni fotografiche saranno tema di una mostra, gli utenti saranno i protagonisti delle comunicazioni sui social, al pari dei loro coetanei.